Ricordo che dormivo. Che mi sono svegliata, lei era vicina a me.

"Amore, ti ho svegliata?" Lulù mi carezza

"Volevo solo darti qualche bacino"

Mi alza la camicia da notte e scopre la mia eccitazione notturna. Erezioni che spesso mi vengono, involontariamente. Sono ancora nel dormiveglia, la sento, calda, che mi accoglie nella sua bocca.

Riesco solo a gemere di piacere.

Sono eccitata, dura. Lei ha il suo pigiama. Mi libero delle lenzuola, mi alzo la camicia da notte e lei è attaccata al mio pene. 

"Adoro la tua pisellina, ti voglio in me"

Il sesso è sempre uguale, ma rinnova il piacere che si ha dell'altra persona. Sono dentro di lei, si rinnova la comunione dei nostri corpi. Il suo calore mi inebria, ora è distesa, estasiata, immobile mentre io sono dentro di lei, i nostri corpi si spalmano l'uno su l'altro. 

Urla. Mi affonda le dita nelle tette. Mi fa veramente male. 

Io posso solo godere al maschile, un fulmine, un istante di piacere. Lei si accorge di questo. Si alza e prende dall'armadietto lo strapon.
"Sai cosa ti aspetta ora, piccola troia" ha un sorrisetto strano.
"Non desiderio altro."

Mi penetra, selvaggiamente. 

"ti piace se faccio così, troia che non sei altro"

Mi sta sopra, mi sta dentro. La sua violenza mi eccita. Sì, mi piace che sia rude, come un maschio, tenera come una donna. 
Emetto un rantolo ritmato dai suoi movimenti. Mi piace sentirlo che entra, mi piace sentire che è lei a governarlo. 
Mi accascio, lei sembra accorgersene, ma continua a tenere la posizione. 

"Puttana mi devi far godere, sei mia"

"Non desidero altro". 

Quante volte ho finto, quante volte ho accontentato il mio partner, il mio cliente, con parole simili. Ma con lei no. Voglio che lei goda. Anche se è tutta una simulazione, anche se mi infila una cosa finta, di gomma. 

Si pulisce, o meglio, pulisce il suo pene di gomma. "Marta, io mi diverto un mondo, spero di non farti male".

"Lulù, no, mi piace che tu stia bene"




"Ma quindi sono lesbica?"

"Lulù, non ho capito"

"Sì, secondo te sono lesbica?"

"Non lo so, io sto bene con te, tu stai bene con me, dobbiamo..."

"Non so. In fin dei conti mi piaci tu, che sei sicuramente donna. Mi piace però anche il tuo ..."

"Cazzo?"

"pisellina", ridiamo per il vezzeggiativo. "ma mi piace anche quando ti ..."

"mi scopi con lo strapon?"

"Sì, quel coso"

"Tesoro, è normale avere dei pregiudizi sulle parole, su quello che facciamo. Purtroppo ..."

"no, non è questo, è che forse vorremmo essere altro?"

"Intendi, tu un maschio io una donna?"

"Sì, forse, però ci piace e questo desiderio, alla fine, resta solo un sogno"

Che domanda. Non so che rispondere.

"Sai, c'è stato un periodo in cui volevo fare il cambio sesso"

"E perché non lo hai fatto?"

"E' un intervento, occorrono analisi, test. poi andare in ospedale, e tante cose"

"Alle volte pensiamo che per un uomo diventare donna sia più facile che il contrario"

"Beh, la penectomia forse è più facile che costruire un pene"

"Come siamo complicati, non trovi?"

"Molto. Più che altro non siamo semplici e banali come ci insegnano. Maschi tutti da una parte con il grembiule blu, femmine tutte dall'altra con il grembiule bianco".

"Noi lo avevamo rosa"

"Io l'ho sempre desiderato"

"Scegliersi il grembiule, giusto?"

"Sarebbe fantastico, ma fra un po' viene un cliente. Tesoro, che ti senti di fare?"

"Chi è, lo conosco?"

"E' un meccanico, credo, da come tiene le mani. Nulla di particolare. Magari potrebbe essere interessato dalla novità"

"Da me, intendi?"

"Certo, ma ... metti la mascherina"

Da un cassetto prendo delle mascherine. Andavano qualche tempo fa, un po' modificano i lineamenti.

"Bellissime" le prova "Potremmo usarle anche per andare in cam!"

Quindi è interessata.

Non mi dispiace, ma ho paura che possa esagerare. 



Commenti

Post popolari in questo blog

12/03/2024 Mimmo

Buona Pasqua, Buona Morte (come sentivo urlare Carmelo Bene in un vecchio video)