"Ma io non voglio essere fare la femmina"
Fili piagnucola, sembra regredito di età.
"Ma tu non fai la femmina, tu sei una femminuccia"
dissi io mentre gli levavo la camicia.
"Ma vedi, io ho il pisellino, sono un maschietto"
"Ma non importa se hai il pisellino o la patatina, ora sarai una femminuccia"
Era rimasto in mutande, con la cravatta che gli avevo lasciato, i calzini.
"Dai, levati queste cose, ti devi preparare perché ora farai felice un bel maschio"
"mi farai diventare una femminuccia sexy?"
"Certo, lo farai felice. E quando il maschio è felice noi siamo felici"
"Noi siamo le schiave dei maschi?"
"Noi vogliamo che siano felici, che siano appagati. Il nostro corpo è fatto per donare loro piacere"
"Ma piace pure a me"
"Certo, ti piace il cazzo"
"Tanto. Marta, a te piace?"
"Tanto"
"E' bello il cazzo, ma se lo vuoi, io ce l'ho"
"Brava. Dopo, ora devi fare felice lui"
Gli avevo fatto indossare dell'intimo nero, lucido. un vestito molto aderente, con uno spacco vertiginoso. Come gli invidiavo il corpo, snello, molto efebico, giovane.
Era perfetta. Le misi un po' di rossetto e basta, una parrucca.
Raggiungemmo Ettore e Lulù che stavano in soggiorno.
Lei gli stava dando dei bacini sul pene.
Appena entrammo Ettore aumentò la sua erezione.
"Siete bellissime"
"Sai Ettore" Fili cominciò a dire "A Marta piace molto il mio cazzo, ti va di guardarci mentre ..."
"Dai puttanella inculatela"
"Ma che parole!" Lulù lo rimproverò dolcemente. "Ma quindi, tu sei tutto per me?"
"Certo, vieni che la figa è figa, voi scopatevi"
E mentre ero chinata, Fili dietro di me sembrava cambiato
"Ora tocca a te prenderlo al culo, vedi come cambiano le cose?"
Era duro, aggressivo, strafottente. Forse questa sua ribellione era una parte per eccitarsi, per eccitare Ettore, forse un segno che non devo sottovalutare.
Entra in me rudemente.
Io sto al gioco, Ettore mentre penetra Lulu' mi guarda
"Fili sì, continua, hai un cazzo favoloso."
"Filippo, mi chiamo filippo e sono maschio"
Per fortuna che la sua cazzo è piccolo, sento che mi vuole far male, ma con quel cazzo, non può.
"Sei un maschione Filippo, mi stai aprendo" emetto gemiti.
Filippo, che nello specchio sembra una donna che fa il maschio, mi penetra e muggisce come farebbe se avesse un cazzo enorme. Ma ce l'ha piccolo. Intanto Ettore ha allargato le gambe di Lulù e le sta dentro. La vedo che le piace. Ettore ha un bel cazzo, lo muove bene e, guardandoci, si eccita.
Lulù si gira per cercare il mio sguardo. Mi sorride, le sorrido.
Ecco, per essere onesti, Fili ce l'ha piccolo, ma dura tanto. Ed è anche bello duro. Peccato non sia delle dimensioni giuste. Ma non m'importa, sembra quasi che non si possa avere tutto. Lo sento sborrare. Si ritira. Mi giro. Si sistema il capelli e, poi, il pene che in modo sguaiato esce da sotto il vestito. Lo rimette nelle mutandine e si sistema il vestito. Si guarda allo specchio, non certo come farebbe un maschio.
"Ettore, hai finito tutto, o è rimasto qualcosa per me?"
"Fili, vieni qualcosa per te lo trovo"
Io penso sinceramente che fra loro ci sia qualcosa di più di sesso. Filippo nel giro di un istante, della sborrata, ha perso completamente la sua foga maschile per accettare Ettore dentro di se, per farlo godere e, sinceramente, non mi sembra che gli dispiaccia.
Intanto mi sono avvicinata a Lulù. Tiene le mani in mezzo alle gambe, spinte sul bacino.
"Hai male?"
Mi fa di no con la testa. Allora, non le è bastato. Mi chino su di lei, le sue mani mi carezzano il viso, il collo, mi accompagnano verso la sua fonte. Mi abbevero di lei. Mi cinge con le gambe. il suo profumo, il suo calore, mi inebriano. Sento che allenta la presa, le gambe mi lasciano libera.
"Vogliamo vedere se la sotto qualcuno ..."
Mi fa eccitare. Sento i tessuti delle nostre sottovesti scivolare, le calze che aiutano il movimento. Ho sempre amato questi particolari, anche ora, che sono dentro di lei, mi fanno sentire felice.
"Guarda quel frocio di Marta come si tromba Lulù" E' Ettore che ha palrato.
"La prossima volta mi faccio scopare da lui". E' Fili che gli ha risposto.
Forse hanno finito e non ce ne siamo accorte. Mi dà fastidio che mi dia del frocio, mi dà fastidio l'idea di penetrare Fili. Non può capire cosa sta accadendo fra me e Lulù. Forse non lo capisco del tutto neanche io.
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