La ragazza guardò Fili e le disse "Ma, quindi, tu come maschio" sospese il discorso, guardando il pube di Fili, "proprio niente?"
Vidi chiaramente che si risvegliò qualcosa in Fili. "Non sempre sai, magari Marta ti potrebbe dire qualcosa" e fece un risolino che mi dette molto fastidio.
Mi sento infastidita.
Per quale motivo dovrei difendere la virilità di Fili? Uno stronzetto che si faceva calzare da un pervertito?
Se non fosse per me, sarebbe finito nei bagni pubblici a fare i pompini a chi andava a pisciare.
Mi dà fastidio accidenti.
Ma reggo il gioco.
"Fili è una vera torella, ti posso garantire, è una bella ragazza, speciale, che non fa sentire la mancanza di nulla"
Ridiamo un po'.
Abbiamo incontrato Lucia al mercato. Stava scegliendo dei vestiti ai banchi dell'abbigliamento usato e si era incrociata su uno con Fili. Poi l'abbiamo ritrovata al bar, lì nei pressi, quando ci siamo fermate per un caffè. E abbiamo iniziato a chiacchierare.
Subito ha capito di me e di Fili. Il discorso è velocemente maturato, ha iniziato a fare domande sempre più personali. Più invadenti.
"Scusa Marta, quindi tu sei un po', l'insegnante di Fili"
"Siamo amiche, l'ho aiutata un po'"
"Ma non dire così, Marta mi ha aiutata tantissimo. Mi ha dato coraggio, mi ha indirizzata."
"Diciamo che se non fosse per me, Filippo farebbe i pompini nei bagni pubblici" Rido, ma forse lo faccio da sola, sono stata cattiva, Lucia è un po' interdetta, Fili non ride.
Ormai Lucia va a ruota libera, ha superato il pudore di fare domande invadenti.
"Ma fate sesso, giusto, siete compagne?" Lucia cerca di rompere un po' il gelo.
Stavo per rispondere io, ma Fili mi ha preceduta: "Vedi, io cammino sul ciglio di una montagna. Da una parte ho il mondo maschile, da una parte quello femminile. Marta mi ha fatto capire cosa fare per vivere a pieno il mondo femminile: devo levare, saziare, far tacere quello maschile."
"quindi?!
"Ad un maschio basta poco, sborrare e si addormenta"
"Quindi, io, come una concubina di altri tempi, aiuto Fili ad aprire una porta sul mondo femminile, mettendo a dormire Filippo" intervengo "Ma, vedi Lucia, forse non ti senti di fare questa domanda, perché in genere è il frutto di un luogo comune; ma è corretto: io mi prostituisco e, Filippo, venne tempo fa da me con un cliente a cui piacevano giochini vari".
Fili si ammutolì. Ma perché dover tacere con Lucia? Le stavamo dicendo tutto.
"Sai Marta, io seguo molto i movimenti LGBT+, la prostituzione è una costante. Non è una colpa, alla fine è un modo che avete per sopravvivere, per portare a casa soldi; anche se questi vengono guadagnati alimentando il patriarcato"
Già, Lucia ha ragione.
"Vedi, io come trans, crossdresser, o quello che sono, sono tollerata, accettata, fanno finta di nulla. Ma sono relegata in un contesto ben preciso: spettacolo pornografia prostituzione. Non si accetta che una trans possa fare altro e occorre sopravvivere, si deve evolvere. Fili ha diritto alla sua vita da donna, ma anche di non essere emarginata."
Il silenzio è calato. "Ma, forse ho esagerato" Lucia è molto delicata con le parole, con i modi.
"Purtroppo ci sono un sacco di etichette nelle quali infiliamo e siamo infilate"
"Basta, Marta, con questa storia delle etichette. Io sono un povero frocio, tu sei una puttana e Lucia prova pena per noi" Sbota Fili.
"No, non è così, non provo pena per voi"
Fili si è alzata, io con lei.
"Lucia, scusaci, magari ora non è il momento, mi dispiace, il mio numero ce l'hai. Se vogliamo rivederci a me e a Fili farà piacere. Però, credo che ora dobbiamo andare." Fili sta per mettersi a piangere.
Torniamo a casa.
"Non glielo dovevi dire"
"Che sono una puttana?"
"C'era bisogno?"
"Certo, Lucia credo ne avesse diritto"
Piange. Fili sta piangendo. Ma si era forse innamorata? Cosa sperava da Lucia?
Ma sento di avere ancora della negatività nei suoi confronti.
Fili si sta spogliano, tornerà ad essere Filippo e rientrerà nel mondo dei normali.
"Vieni, che ti faccio ricordare perché lo fai"
Si abbassa le mutandine, il suo pene è duro.
"Girati" Le dico.
La penetro senza riguardo, come lei faceva con me. Com'è dilatato il suo culo, esattamente come quello di un frocio.
Forse ha ragione, se gliel'ho detto è perché mi faceva rabbia, perché sono invidiosa di lei, della sua bellezza, della sua giovinezza.
La sto sodomizzando. E' uno spettacolo che in genere piace tanto nelle web cam: una trans che scopa un'altra trans. Arrivano in frotte. Molti pagano, chiedono incontri. Ma sono solo sogni, non andranno mai a nessun incontro. Si masturbano, fanno assopire il loro lato maschio e tornano alla vita di tutti i giorni.
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