una piccola conferma

 "Dai Marta, è tanto che non andiamo a fare shopping"

"Lulù, oggi pomeriggio?"

E' molto che non usciamo insieme. Lulù viene spesso a casa, spesso resta. Veramente vorrei che restasse più spesso; sempre. Ma ci sono troppi movimenti a casa mia. Ma sono clienti, che dovrei fare, forse dovrei smettere, ma ... poi? Non partecipa più. Si è divertita un po', ora ha altre cose da fare. 

"Ti devo chiedere una cosa Luigia, sarò molto diretta"

"Mi piaci quando lo sei"

"Secondo te, dovrei smettere?"

"Intendi, di fare incontri?"

"Sì".

"Ho sempre pensato che tu lo faccia per lavoro. Sai, prima di conoscerti, avevo già immaginato. Qui nel palazzo tutti lo sanno, ma si fanno gli affari loro. Ora ho la certezza che non fai del male a nessuno, che non ci sono altri giri e che, come tutti, devi pagare le bollette. Ma perché me lo chiedi?"

"Perché ho sempre paura del giudizio degli altri, sul quale ci posso passare sopra, ma non potrei su un tuo negativo."

"Vedi, abbiamo vite incasinate, ma io sto bene con te. Accidenti, sono proprio felice di poterti venire a trovare, di sapere che ci sei, nella mia vita. E non dico solo per una questione di piacere fisico, proprio come persona"

"Pensavo che ti potessi stancare"

"Stancare, dai. Di cosa?"

"Di me, di quello che faccio. Magari è divertente all'inizio, ma poi?"

"è vero, l'interesse è un po' scemato, ma questo non significa che disapprovi quello che fai, oppure che non voglia più stare con te"

"Anche a me piace stare con te"

Ci baciamo, si stringe a me. 

"Si è fatta ora di pranzo! dai, vieni da me"

Sì! Mi piace andare da lei. 

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