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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

19/03/2024 gli piace baciare. Simona

19/03/2024 gli piace baciare. E’ risaputo, niente baci. Perché i baci sono un’azione intima, personale, delicata. Più di quanto possa essere un'atto di penetrazione vaginale o anale. Non credo che sia per discorso igienico, forse perché  ci sono più terminazioni nervose in bocca naso che nell’ano. Quanto alla vagina, non so. Ma Simone gli piace baciare. Devo dire che anche a me piace. Simone è uno dei miei amici che adora vestire da donna. Non sono pochi. Pensavo che venissero da me, in quanto io stessa trav, ma ho scoperto che questa diffusione c’è anche fra i clienti delle delle mie colleghe donne. Sì, mi piace baciare Simona, sentire il sapore del rossetto, del fondotinta. Mi rovina sempre il trucco, ma non importa. E’ vero, il bacio è un atto intimo, delicato personale. Accettare di fare entrare qualcuno nel proprio corpo è una scelta non immediata, accettare di farlo entrare nella propria bocca, ancora di più. Con Simona ho imparato il motivo per cui non mi pia...

17/03 Domenica. Luca

 17/03 Domenica. La domenica pomeriggio i mariti stanno tutti con le mogli. Ci sono gli sbandati, quelli che mi chiamano, perché stanno da soli. Ma c'è spesso un legame fra lo stare da soli e il non avere soldi.  Già, perché non sono rari quelli che 'dai ci vediamo, ma lo sai che è un momentaccio e non ho soldi'.  Quelli mi fanno pesare che faccio incontri a pagamento, che mi prostituisco. Forse pensano di essere amanti eccezionali, magari pensano di essere super dotati. Però c'è Luca che mi fa piacere incontrare. L'ultima volta, quando si è fatto prendere senza preservativo, mi ha dato fastidio. Di fatto è stata una violenza. Mi ha chiamato, mi ha mandato le analisi, che non ha nulla... fra un po' viene. Devo essere sincera: mi fa piacere vederlo.  "Hai ragione, ma..." Non sopporto quando nella stessa frase si dice 'hai ragione' e poi si segue con 'ma'.  Se mi dai ragione, non c'è 'ma'. E' proprio un costrutto lessicale...

Primavera, prime volte.

La prima volta.  Anzi, le prime volte. Ci sono un'infinità di prime volte. Chi non vive da crossdresser conosce quelle comuni. Il primo compleanno, i primi passi, le prime parole... bei momenti. Che poi cerchiamo e valorizziamo negli altri, mentre per noi appartengono alla memoria. Per una crossdresser esiste una serie di altre prime volte e, se è fortunata, una seconda nascita. Dopo il primo reggiseno, i primi collant, il primo vestito e il primo trucco, quando si viene conosciute dal mondo. E, l'essere riconosciute, lo può fare un'altra persona. Possiamo farci mille foto, milioni di messaggi in chat, ma solo quando un'altra persona ci guarda e ci chiama con il nome che ci siamo date, nasciamo.  Il mio nome. Lo trovai in un'agenda di mia madre, la stava buttando.  Trovai alcune pagine dove questo nome veniva ripetuto all'infinito. Con dei fiori vicini, dei cuori. Sembrava un diario adolescenziale, mi commossi a toccare quei fogli in cui mia madre aveva scritto,...

13/03/2024

"pvt" "Mettiti i collant" "Ora strappali" "Metti gli stivali" "Metti le calze, sì, con il reggicalze" "Ma non hai le autoreggenti?" "Ma non hai un plug più grosso?" "Mettili tutti e due" "Infila uno speculum" "Infila qualcosa nel glande" "Fammi il  dandling" "Cos'è la cavalcata?" "Cos'è il 'pene inverso' " "Sei di Roma, io vengo spesso a Roma, ti vengo a trovare" "Vieni tu, prendi un pullman ci metti due ore, stiamo tutto il giorno insieme..." Le richieste degli spettatori. Raramente le esaudisco. Ma mi capita talvolta di scivolare nello stato  mentale 'faccio quello che mi dici', allora divento una specie di marionetta. Mi lascio trasportare, se mi dicesse salta, salterei. E uno, una volta, mi ha chiesto di sedermi sul dildo e saltarci. Come se fosse lui a penetrarmi selvaggiamente. Sì, era uno spettatore pagante....

12/03/2024 Mimmo

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Non lo vedo da tanto tempo.  Domenico, Mimmo.  Mimmo come nome mi piace. Dopo averlo pronunciato mi sembra di aver mangiato una caramella gommosa. Il primo problema è casa. Vivo in un trasloco che sta durando da almeno 6 mesi.  All'inizio ero presa dall'entusiasmo, cose nuove, posti nuovi. Poi ho visto che le cose che stavo mettendo intossicavano il nuovo. Era come se il passato si accaparrasse del futuro. Una specie di mostro che mi guardava sorridendo. Allora ho pensato: bene, butto tutto. Ma qualcosa è necessario, altre sono ricordi. Quindi mi sono congelata. Si è fermato il trasloco. Ho realizzato una situazione di funzionalità minima e faccio altro.  Avevo un ambiente per ricevere gli amici, ma c'è stata una perdita dal piano di sopra e ora ci sono operai che vanno e vengono.  Insomma... Mimmo non sapevo dove incontrarlo. Mi è venuta in soccorso un'amica. Mi ha prestato casa sua.  Ed eccomi pronta. La mattina sono andata in cam. Spero che i miei amici ...